La coda di rondine è in assoluto il giunto più funzionale ed estetico della falegnameria tradizionale. Ormai in disuso sulla maggior parte dei mobili o elementi d’arredo e destinata ad essere vista solo sui mobili d’epoca. Presente anche nei mobili “in stile” dove ancora oggi in alcuni casi vengono utilizzate queste unioni in particolare modo per la realizzazione dei cassetti.
La stessa resistenza nella giunzione di due elementi è ottenibile in numerosi altri metodi, più veloci da realizzare, più serializzabili e che in alcuni casi siano anche smontabili.
Sebbene io prediliga linee molto semplici e lineari di tanto in tanto mi piace introdurre una giunzione di questo tipo. La coda di rondine è possibile farla con strumenti elettrici che non permettono un grande personalizzazione della geometria, oppure a mano e si può così dare sfogo all’estro nel design.
Immagini tratte dal Libro: “Manuale dei Lavori in Legno” – A.Jackson, D.Day e S.Jennings
Ho recentemente potuto dare sfogo alla mia ispirazione, utilizzando le code di rondine, in un mobile per una amica in cui l’unico vincolo era contenere un cesto per la biancheria di dimensioni fisse e utilizzare il legname del padre che aveva accatastato diversi anni fa: una bouls completa di noce biondo.
La particolarità del noce biondo è la variazione molto marcata di colore nel tronco che va da un bruno scuro nella parte più interna a un nocciola chiarissimo verso l’alburno.
Questo l’aspetto di un pannello composto da listelli di entrambe le parti. L’effetto finale sarà molto più marcato per via dell’effetto “bagnato” dato dalla finitura.
Il design del mobile è molto semplice: un piano, tre gambe, di cui due unite con degli elementi orizzontali a formare delle mensole e un cassetto, montato su guide a cuscinetto, che ospiterà il cesto (un sacco in cotone per contenere la biancheria). L’esigenza era che il mobile, posto davanti a una portafinestra poco utilizzata, ostacolasse il meno possibile il passaggio della luce, offrendo un ripiano anche ad alcune piante.
Il questo progetto l’utilizzo delle code di rondine è diffuso a tutte le unioni dei vari elementi. Unica eccezione quelle che compongono il cassetto (in quanto non a vista).
Le code di rondine che uniscono le due gambe sono sicuramente quelle che rimarranno più a vista e ho voluto utilizzare una disposizione irregolare sia nella posizione che nella larghezza degli elementi maschio, simmetrica però rispetto ai due lati. L’operazione viene fatta manualmente con sega e scalpello.
Eseguiti i maschi si tracciano e realizzano le femmine
Dopo una prova a secco tutte le parti vengono incollate e rifinite
La gamba centrale è in posizione grazie ad una coda di rondine passante (che corre da parte a parte del mobile), così come le due mensole.
A incoraggio avvenuto è stata applicata la ferramenta per il cassetto.
Ultime immagini dopo la finitura ad olio e la messa a dimora nella sua nuova casa.